Fiore d'amaranto: significato profondo e proprietà nutritive

Il fiore d'amaranto è una pianta dal significato antico e profondo. Originario del Messico, il fiore d'amaranto è stato coltivato dalle civiltà precolombiane come gli Aztechi. Oggi, l'amaranto viene coltivato in diverse parti del mondo, come il Messico, il Sud America, gli Stati Uniti, la Cina, la Polonia e l'Austria.

Sommario

Origine e storia dell'amaranto

L'amaranto è una pianta che conta diverse specie, ma solo tre di esse sono considerate buone produttrici di semi: il Caudatus, il Cruentus e l'Hypochondriacus. Questa pianta era coltivata già dalle civiltà precolombiane, in particolare dagli Aztechi. Il genere Amaranthus comprende circa 60 specie, ma solo tre di esse sono considerate buone produttrici di semi: il Caudatus, il Cruentus e l'Hypochondriacus.

L'amaranto è stato riscoperto dal grande pubblico nel 1975, grazie alla pubblicazione di un libro di botanica a cura della National Academy of Sciences statunitense. Questo libro descriveva le caratteristiche nutritive di diverse piante dimenticate nel tempo, tra cui l'amaranto.

Significato e tradizioni dell'amaranto

L'amaranto era considerato un grano misterioso o grano degli dei dagli Aztechi. I semi erano conosciuti per le loro alte qualità nutrizionali ed energetiche, ma erano anche usati nei rituali religiosi. Gli Aztechi impastavano l'amaranto con farina di mais per creare delle figure antropomorfe che rappresentavano gli idoli celebrati. Queste figure venivano poi consumate al termine dei riti propiziatori.

Secondo la mitologia greca, le dee amavano essere festeggiate con ghirlande di amaranto per ottenere la loro protezione e benevolenza. L'amaranto era anche considerato un simbolo di permanenza dei ricordi nel tempo e dei sentimenti duraturi. Era spesso utilizzato nei riti funebri o propiziatori.

Proprietà nutritive dell'amaranto

L'amaranto è ricco di proteine, con un valore biologico elevato. Contiene il doppio di lisina rispetto ai cereali, un amminoacido essenziale di cui sono carenti quasi tutti i cereali. È anche ricco di calcio, fosforo, magnesio e ferro. Grazie all'elevato contenuto di fibre, l'amaranto ha un effetto benefico sulla digestione e sul ricambio. Inoltre, essendo privo di glutine, è indicato per l'alimentazione di persone celiache o con problemi intestinali.

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L'amaranto può essere coltivato facilmente, poiché è una pianta resistente a parassiti, malattie e temperature elevate. La produttività dell'amaranto è molto elevata, con una singola pianta che può produrre fino a 200.000 semi.

Preparazione e utilizzo dell'amaranto

L'amaranto può essere cucinato in diverse maniere. Una volta bollito, assume una consistenza gelatinosa simile alla tapioca. È preferibile cucinarlo in abbinamento a cereali come l'orzo o il riso, o con verdure, per migliorarne il sapore e il valore nutritivo. Dopo il lavaggio, può essere cotto in acqua con un cucchiaino di sale per 20 minuti in pentola a pressione o 30 minuti in una pentola normale. È possibile anche tostare i grani con un filo di olio o soffiarli come il pop corn. In alternativa, si può utilizzare la farina di amaranto, miscelandola con farina di farro o di frumento per ottenere lievitati.

L'amaranto è un fiore dal significato profondo, legato alla storia e alle tradizioni delle antiche civiltà. Le sue proprietà nutritive e la sua versatilità culinaria lo rendono un alimento prezioso nella dieta quotidiana. Coltivare l'amaranto può essere un modo per riscoprire antiche tradizioni e avvicinarsi a una dieta sana e bilanciata.

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