La cicoria selvatica, conosciuta scientificamente come Cichorium inthybus, è una pianta che deriva da un ceppo mediterraneo selezionato nel corso del tempo e che ha dato origine a molti degli ortaggi che comunemente coltiviamo oggi. Tra questi ci sono la cicoria coltivata, le scarole, le indivie, le cicorie arricciate, i radicchi rossi o variegati del Veneto, la catalogna, il grumolo e il pan di zucchero, oltre alle varietà utilizzate per la produzione di radici.
Caratteristiche della cicoria selvatica
La cicoria selvatica è una pianta appartenente alla famiglia delle Compositae o Asteraceae. Può comportarsi come pianta perenne o, al massimo, come pianta biennale. Durante la fioritura, è facilmente riconoscibile per le sue corolle azzurre che si riuniscono in capolini. All'inizio della primavera, invece, è possibile individuare la pianta grazie alla sua rosetta basale, che è ricca di foglie robuste, leggermente pelose e dentate, terminanti in punta di freccia. La nervatura centrale delle foglie è ben evidente.
I fusti fioriferi della cicoria selvatica sono spogli e flessuosi, con un portamento spesso divaricato. La radice è fusiforme e ben sviluppata. I frutti sono degli acheni e i semi possono essere utilizzati per propagare la pianta anche negli orti o nei pressi delle nostre case. I semi rimangono attivi per diversi anni, quindi l'epoca di semina non è particolarmente importante.
Quando e dove raccogliere la cicoria selvatica
La cicoria selvatica è diffusa quasi ovunque in Italia e preferisce i bordi delle strade, i terreni incolti, i pascoli, i ruderi e le scarpate. È consigliabile raccoglierla quando le foglie sono ancora tenere, possibilmente prima della fioritura. Tuttavia, è durante la fioritura che la maggior parte delle piante diventa facilmente individuabile. Durante la raccolta, è possibile tagliare le foglie, eliminando le nervature più dure. Se si intende lessare la pianta, è possibile utilizzare anche le cime più tenere. È importante non estirpare la pianta se non si intende utilizzare la radice, in modo da poterne godere anche l'anno successivo.
Il vecchio caffè di cicoria
La radice della cicoria selvatica può essere raccolta in autunno, quando le sostanze nutritive migrano verso gli organi di accumulo, aumentandone le dimensioni. È consigliabile estrarre la radice quando il terreno non è bagnato, in modo da evitare di troncarla. Dopo averla spazzolata, è possibile tagliarla a pezzetti e metterla a seccare in forno. È importante tostare la radice lentamente, in modo da essiccarla completamente senza bruciarla solo all'esterno. Una volta essiccata, è possibile macinarla e utilizzarla come surrogato del caffè o come componente di miscele di caffè, orzo e altri cereali tostati.
Il caffè di cicoria era molto popolare quando il caffè vero era un bene irraggiungibile per la maggior parte delle persone. Oggi è tornato di moda come bevanda verde.
Preparazione e utilizzo della cicoria selvatica
La cicoria selvatica può essere preparata come una normale insalata, scegliendo le parti più tenere e fresche. Tuttavia, anziché utilizzare olio e altri condimenti classici, è possibile soffriggere della pancetta a dadini in padella fino a quando il grasso cambia completamente colore. A questo punto, si può abbassare la fiamma e aggiungere un buon aceto. Si lascia cuocere fino a quando il condimento si amalgama bene con la verdura, quindi si versa il tutto ancora caldo sulla cicoria.
Un'altra ricetta deliziosa che si può preparare con la cicoria selvatica è una zuppa ricca. Per questa ricetta, è necessario raccogliere una grande quantità di cicoria in modo da avere circa 800 grammi di foglie pulite. Le foglie vanno tagliate finemente con le forbici. In una pentola alta, si soffrigge olio, cipolla e pancetta. Poi si abbassa la fiamma e si aggiunge la cicoria con due litri di brodo di pollo. Si fa bollire fino a quando la verdura è cotta. Per ogni due persone, si sbatte un uovo con formaggio pecorino grattugiato e si mette nelle fondine prima di versare la zuppa. Si può guarnire il piatto con un po' di cicoria fresca.
Curiosità sulla cicoria selvatica
La cicoria selvatica nasconde molte storie, leggende e poesie dietro ogni fiore. Nei paesi d'oltralpe, il fiore della cicoria è considerato il simbolo della sposa del sole. Le lunghe scie di fiori che si aprono al mattino e si chiudono di sera ai bordi delle strade ricordano il cammino senza meta di un amante disperso.
Proprietà mediche della cicoria selvatica
Secondo Galeno, uno dei più antichi e grandi maestri della medicina, la cicoria selvatica è un'amica del fegato. Infatti, possiede proprietà coleretiche e colagoghe, che aumentano la produzione ed eliminazione della bile. In medicina, si utilizzano le foglie e le radici della pianta per preparare infusi, estratti fluidi, secchi o alcolici.
Uno studio condotto negli anni '30 in Italia ha evidenziato le proprietà ipoglicemiche della cicoria selvatica. Si è scoperto che l'ingestione delle foglie o dell'acqua di cottura della pianta provoca una significativa riduzione dei livelli di zucchero nel sangue e un minor aumento dopo un pasto a base di carboidrati. Questo effetto è stato ottenuto anche utilizzando succhi di cicoria. Sebbene non possa sostituire completamente i farmaci ipoglicemizzanti e l'insulina, l'uso della cicoria selvatica potrebbe permettere di ridurre le dosi di tali farmaci.
Le radici della cicoria selvatica sono note per le loro proprietà disappetizzanti, rendendole un'ottima scelta per le diete. La bevanda preparata con le radici può essere utilizzata come sostituto del caffè e come antagonista delle proprietà stimolanti della caffeina.
Per uso esterno, i cataplasmi di foglie bollite della cicoria selvatica possono aiutare a risolvere ulcere cutanee e foruncolosi.