Il fiore Coda di Volpe è una pianta dal fogliame verde che emette infiorescenze rosse, pendule, dall’aspetto peloso, da cui il nome popolare coda di volpe. Appartenente alla famiglia delle Euforbiacee, questa pianta è parente anche della famosa stella di Natale. Con le sue medie dimensioni, il fiore Coda di Volpe si adatta bene ad ambienti molto luminosi, anche caldi purché umidi, come ad esempio la stanza da bagno.
Consigli di Coltivazione del Fiore Coda di Volpe
Per coltivare con successo il fiore Coda di Volpe, è importante seguire alcuni consigli pratici. Questa pianta non ha bisogno di un vaso profondo e può crescere anche in vasi appesi. Tuttavia, è fondamentale fornire un elevato livello di luce e di umidità ambientale. È possibile ottenere l'umidità necessaria attraverso periodiche spruzzature del fogliame. È consigliabile utilizzare acqua piovana o decantata nell’innaffiatoio per una notte. Inoltre, è importante concimare la pianta ogni 15 giorni, utilizzando un prodotto specifico per piante verdi o universale, da aprile a ottobre.
È importante tenere presente che il fiore Coda di Volpe può essere tossico se ingerito dall’uomo e dagli animali domestici. Pertanto, è fondamentale collocare la pianta in un luogo sicuro, lontano dalla portata dei bambini e degli animali.
Produzione del Vino Coda di Volpe
Il vino Coda di Volpe è prodotto nelle province della Campania, in Italia. Sotto il nome di coda di volpe vengono coltivati due vitigni, uno a frutto bianco e l'altro a frutto rosso, che assumono denominazioni diverse nelle varie zone di coltura. Il vitigno a frutto bianco è conosciuto come coda di volpe bianca in vari Comuni delle province di Avellino, Benevento, Napoli e Caserta. Alcuni altri nomi con cui viene identificato sono coda di pecora, a San Martino Valle Caudina, e pallagrello bianco, nel territorio di Piedimonte d'Alife (Caserta). Il vitigno a frutto rosso, invece, è noto come coda di volpe nera in alcuni Comuni delle province di Avellino e Campobasso, mentre è chiamato pallagrello nero a Conza della Campania.
Il vitigno coda di volpe bianca è il più diffuso e viene descritto come una pianta di media vigoria. Le sue foglie sono grandi, pentagonali e quinquelobate, con una superficie superiore di colore verde carico e una pagina inferiore lanuginosa di colore verde chiaro. I grappoli di uva sono grandi, con forma piramidale nella parte basale e cilindrica nella parte apicale, con la punta ricurva ed espansa. Gli acini sono piccoli, regolari e di colore verde giallastro. Questo vitigno è utilizzato esclusivamente per la vinificazione.
I fiori di zucca: un tesoro culinario e decorativoConclusioni
Il fiore Coda di Volpe è una pianta afmaravilloso e curiosa, con il suo fogliame verde e le infiorescenze rosse pendule. La sua coltivazione richiede luce e umidità ambientale, così come un vaso non troppo profondo. È importante prestare attenzione alla sua tossicità, evitando l'ingestione sia da parte dell’uomo che degli animali domestici.
Nella regione della Campania, in Italia, vengono prodotti dei vini pregiati utilizzando il vitigno Coda di Volpe bianca. Questo vitigno è caratterizzato da foglie grandi e grappoli di uva piramidali. Il vino Coda di Volpe è apprezzato per la sua qualità e viene utilizzato esclusivamente per la vinificazione.