Fiore di rabarbaro: proprietà, usi e controindicazioni

Il fiore di rabarbaro, appartenente alla famiglia delle Poligoniaceae, è una pianta conosciuta per le sue proprietà benefiche e il suo utilizzo in diversi settori. In questo articolo, esploreremo le caratteristiche, le proprietà e le modalità d'uso di questa pianta straordinaria.

Sommario

Proprietà del Rabarbaro

Il rabarbaro è ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo. Contiene la reina, un principio attivo che insieme ai tannini, alla fibra alimentare di buona qualità e ad altri composti, conferisce alla pianta proprietà digestive, epatoprotettive, purgative, depurative, aperitive e decongestionanti. La presenza di parietina, un pigmento unico del rabarbaro, sembra avere anche un potenziale effetto antitumorale.

Modalità d'uso

Il rabarbaro può essere utilizzato internamente ed esternamente. A livello alimentare, le giovani foglie apicali e basali possono essere consumate come verdura a foglia verde. Il rizoma, pelato ed essiccato, può essere ridotto in polvere o pezzi minori per preparare infusi o estratti. Questo rizoma viene spesso utilizzato come rimedio naturale per la stipsi e può essere associato ad altre erbe per facilitare l'evacuazione.

fiore di rabarbaro - Come è la pianta di rabarbaro

Il rabarbaro può anche essere utilizzato per la preparazione di liquori e bevande alcooliche, che sfruttano i principi attivi estratti dalla pianta. Queste bevande sono efficaci per favorire la digestione, purificare e decongestionare l'organismo.

A livello esterno, le tinture madri al 10% di rabarbaro sono utilizzate per impacchi cicatrizzanti, per lenire le ragadi anali e le emorroidi, e per prevenire infezioni.

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Controindicazioni del Rabarbaro

È importante tenere conto delle controindicazioni del rabarbaro. A causa delle sue proprietà lassative e purgative, l'uso eccessivo può stressare l'intestino e non è consigliato per le persone con problemi all'apparato escretore. Inoltre, il consumo di rabarbaro dovrebbe essere limitato a causa dell'alto contenuto di acido ossalico, soprattutto nelle foglie, che può danneggiare le mucose. È sconsigliato alle donne in gravidanza e ai bambini molto piccoli.

Descrizione della Pianta

Il rabarbaro è una pianta di grandi dimensioni, che può superare i due metri di altezza. Presenta foglie palmato-lobate di grandi dimensioni, che possono arrivare fino a 80 centimetri di lunghezza. I gambi sono di colore rossastro e portano un fiore bisessuato a forma raggiata, che varia dal bianco al rosa, dal giallo al verde, a seconda della varietà di rabarbaro.

La radice del rabarbaro è molto grande, con un rizoma carnoso e robusto, che viene utilizzato per l'estrazione dei principi attivi. Ogni anno, dalla ripresa vegetativa, nascono le foglie della rosetta basale, mentre la raccolta del rizoma avviene in autunno a partire dal secondo anno di vegetazione.

Habitat del Rabarbaro

Il rabarbaro si adatta bene ai climi temperati euroasiatici e può crescere spontaneamente senza bisogno di coltivazione. Si trova spesso nei campi aperti vicino ai boschi, dove può trovare l'umidità necessaria, la luce solare diretta, la sostanza organica essenziale e un pH adatto alla sua crescita.

Cenni Storici

Il rabarbaro è stato utilizzato per secoli da diverse culture. Popoli come i mongoli e gli ariani utilizzavano il rizoma del rabarbaro già 1000 anni prima di Cristo. Nel corso dei secoli, il rabarbaro è stato importato dalla Cina in Europa attraverso i mercanti arabi e turchi. Il nome stesso del rabarbaro ha un curioso doppio significato in greco, dove rha significa sia pianta che Volga, il fiume attorno al quale sono state coltivate le prime piante di rabarbaro in Europa.

Conclusioni

Il fiore di rabarbaro è un vero tesoro della natura, con le sue proprietà benefiche e il suo utilizzo versatile. Tuttavia, è importante fare attenzione alle controindicazioni e utilizzare il rabarbaro con moderazione. Consultare sempre un professionista prima di utilizzare il rabarbaro come rimedio naturale.

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