Fiori di papavero: storia, utilizzi e curiosità

Il papavero dei campi, noto anche come papavero comune o rosolaccio, è una pianta delle Papaveracee che viene considerata infestante nei campi di cereali. Il suo nome popolare rosolaccio significa letteralmente rosa dei campi. Questa specie di papavero era molto comune fino a qualche decennio fa, ma il suo numero è diminuito a causa dell'uso massiccio di erbicidi in agricoltura. Quando si osserva un campo di grano verde senza papaveri, si può essere certi che il grano è stato trattato con erbicidi.

Sommario

Caratteristiche del Papavero dei Campi

Il papavero dei campi è una pianta annuale erbacea che può raggiungere un'altezza di 60 cm. Ha un fusto eretto, ramificato e setoloso. Le foglie inferiori sono pennatosette, con 2-3 denti per lato e un lobo terminale più lungo, con una forma spatolata. Le foglie cauline sono a forma triangolare con due lacinie basali aperte.

I fiori del papavero dei campi hanno un diametro di 5-7 cm e sono composti da 4 petali di colore scarlatto. La capsula è sub-sferica, gli stimmi sono a forma di stella e gli stami non sono allargati. Questo fiore fiorisce principalmente tra maggio e giugno, ma può fiorire anche ad agosto e settembre.

Utilizzi del Papavero dei Campi

I giovani germogli di papavero dei campi, raccolti all'inizio della primavera, sono deliziosi nelle insalate, conditi semplicemente con olio e limone. Il papavero dei campi si presta bene alle insalate miste con altre erbe spontanee, come il crespigno, la cicoria, il tarassaco e l'ortica. Le foglie basali più mature possono essere utilizzate cotte e condite come gli spinaci, mescolate con bietole selvatiche o altre erbe spontanee. Quando si cucinano queste erbe spontanee, è consigliabile utilizzare poco sale e sfruttare le tante erbe aromatiche che si trovano nella natura mediterranea, come il timo, la santoreggia, il dragoncello, il rosmarino, l'origano e la maggiorana. I giovani petali di papavero possono essere utilizzati per colorare sciroppi e bevande. Inoltre, il rosolaccio ha proprietà sedative e antispasmodiche, quindi i suoi petali e le capsule svuotate dei fiori possono essere utilizzati per preparare infusi e sciroppi che aiutano a calmare la tosse, l'insonnia e l'eccitazione nervosa.

Curiosità sul Papavero dei Campi

Il nome papavero sembra derivare dal latino pappa o papa, perché i semi di papavero venivano spesso aggiunti al cibo dei bambini per facilitarne il sonno. Questa bevanda prendeva il nome di papagna e ancora oggi il termine viene utilizzato per indicare uno stato di sonnolenza.

In Abruzzo, il papavero dei campi è chiamato con molti nomi diversi, a seconda della località. Alcuni dei nomi dialettali riportati sono: papagne, papàmbele, papàmbre, papavere, pèpelle, papaina, pepéule, pravaccine, pupélla, pupille, cingelacastra, bellòneche, bionniche, maddame e altri.

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Un detto abruzzese legato al papavero dei campi recita: e' gne nu papàmbre, di persona gracile che significa è come un papavero, di persona gracile.

In inglese, il papavero dei campi è chiamato corn poppy, corn rose, field poppy, flanders poppy, red poppy, red weed o coquelicot.

Una curiosità riguardante il papavero dei campi è che si può fare uno schiocco con i petali dei fiori, posizionandoli sul pugno della mano e colpendoli con il palmo dell'altra mano. Questo gesto era considerato una prova di fedeltà e amore corrisposto.

Le 12 Specie di Papavero Presenti in Italia

In Italia sono presenti 12 specie di papavero, alcune delle quali sono molto rare o in forte declino a causa dell'uso indiscriminato di diserbanti. Le specie di papavero presenti in Italia sono:

  • Papavero da oppio (Papaver somniferum)
  • Papavero setoloso (Papaver somniferum subsp. setigerum)
  • Papavero comune o Rosolaccio (Papaver rhoeas)
  • Papavero a clava (Papaver dubium)
  • Papavero pennatifido (Papaver pinnatifidum)
  • Papavero selvatico (Papaver argemone)
  • Papavero pugliese (Papaver apulum)
  • Papavero spinoso (Papaver hybridum)
  • Papavero alpino (Papaver rhaeticum)
  • Papavero di Degen (Papaver degenii)
  • Papavero delle Alpi Giulie (Papaver julicum)
  • Papavero di Kerner (Papaver kerneri)

Esistono anche altre specie di papavero che non appartengono alla stessa famiglia, ma ad un ordine diverso, come il Papavero giallo (Glaucium flavum), noto anche come papavero delle dune o papavero cornuto, presente sulle dune costiere abruzzesi e molisane.

È importante fare attenzione nella raccolta e nel consumo del papavero dei campi e di tutte le erbe spontanee. Bisogna consumarle con moderazione e solo se si è sicuri della specie a cui appartengono. In caso di dubbi, è meglio astenersi dal consumo o consultare un esperto. Inoltre, è importante raccogliere le piante destinate al consumo umano lontano da fonti di inquinamento e contaminazione come industrie, strade, rifiuti e torrenti inquinati.

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Conclusioni

Il papavero dei campi è una pianta dalle molteplici proprietà e utilizzi. Dai suoi fiori si possono ottenere infusi e sciroppi utili per calmare tosse, insonnia ed eccitazione nervosa. I giovani germogli sono deliziosi nelle insalate e le foglie basali possono essere cucinate come gli spinaci. È importante però fare attenzione nella raccolta e nel consumo di questa pianta e di tutte le erbe spontanee, per garantire la sicurezza e la salute. Inoltre, in Italia sono presenti diverse specie di papavero, alcune delle quali molto rare o in forte declino. È fondamentale proteggere e preservare queste specie per garantire la biodiversità del nostro territorio.

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