Il leccio: un albero sempreverde con una lunga storia

Il leccio, noto anche come Quercus ilex L., è un albero appartenente alla famiglia delle Fagacee, diffuso nei paesi del bacino del Mediterraneo. In Italia, è spontaneo nelle zone a clima più mite ed è molto comune nei giardini e nei viali cittadini. Questo albero ha una grande importanza sia dal punto di vista ambientale che culturale e oggi parleremo di alcuni aspetti interessanti del leccio.

Sommario

Caratteristiche del leccio

Il leccio è un albero sempreverde e latifoglie, che può raggiungere un'altezza di 20-24 metri. Il suo fusto è raramente dritto e può essere singolo o diviso alla base. In ambienti rupestri, il leccio può assumere un aspetto di cespuglio. Questo albero ha una crescita molto lenta e può vivere per molti secoli.

La corteccia del leccio è liscia e grigia quando è giovane, ma col tempo diventa dura e scura quasi nerastra, con piccole placche quadrate. I giovani rami sono pubescenti e grigi, ma diventano glabri e grigio-verdastri dopo un po' di tempo. Le gemme sono piccole, tomentose e arrotondate.

Le foglie del leccio sono semplici, con una lamina coriacea e un margine intero o dentato. La forma delle foglie può variare da lanceolata ad ellittica. La pagina superiore delle foglie è verde scuro e lucida, mentre quella inferiore è grigiastra e tomentosa. Le foglie possono misurare da 3 a 8 cm di lunghezza e da 1 a 3,5 cm di larghezza. Sono presenti da 7 a 11 paia di nervature laterali.

Infiorescenza e frutti del leccio

Il leccio è una pianta monoica, il che significa che produce fiori maschili e femminili separati sulla stessa pianta. I fiori maschili sono riuniti in amenti penduli, cilindrici e pubescenti, mentre i fiori femminili sono in spighe peduncolate composte da 6-7 fiori. Gli amenti maschili sono portati alla base dei rami dell'anno e hanno una lunghezza di 5-7 cm. La fioritura avviene in primavera, da aprile a giugno, quando gli insetti impollinatori sono molto attivi.

I frutti del leccio sono delle ghiande, chiamate lecce, che sono portate singolarmente o in gruppi di 2-Le ghiande hanno una lunghezza di 1,5-3 cm e un diametro di 1-1,5 cm. Sono di colore castano scuro a maturazione, con striature più evidenti. Ogni ghianda ha un mucrone robusto all'apice e una cupola provvista di squame ben distinte. Le ghiande maturano in autunno, nello stesso anno della fioritura.

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Distribuzione e habitat del leccio

Il leccio è diffuso lungo tutto il bacino del Mediterraneo, con una maggiore presenza nel settore occidentale, come in Algeria, Marocco, Italia e Francia mediterranea. Questo albero si trova anche in Grecia e nei Balcani, in boschi misti ad altre essenze forestali. Il leccio preferisce terreni non troppo umidi, con un buon drenaggio, ma può crescere anche in terreni vulcanici e lungo le coste. È una specie molto resistente alla siccità, ma non tollera l'asfissia radicale.

Utilizzo del legno del leccio

Il legno del leccio è molto duro, compatto e pesante. È utilizzato principalmente come combustibile e per la produzione di carbone vegetale. Il leccio è anche una delle piante più tanniche che si conoscono, grazie alla presenza di tannini nel suo legno. Questi tannini conferiscono al legno un colore scuro e amaro. L'alta presenza di tannini nel legno del leccio ha portato alla formazione di un anello blu intorno a un chiodo in ferro conficcato nel legno fresco appena tagliato.

Importanza culturale del leccio

Il leccio ha una lunga storia di importanza culturale in diverse civiltà antiche. Nella mitologia greca e romana, il leccio era considerato un albero sacro e aveva un significato simbolico positivo. Tuttavia, nel corso della storia romana, il leccio ha assunto un'aura negativa e triste. Nel cristianesimo, il leccio è stato rivalutato come un albero che ha compreso il sacrificio di Cristo e ha contribuito alla Redenzione.

Il leccio è anche presente nella toponomastica di diverse regioni italiane. Ad esempio, la città di Lecce prende il suo nome dal leccio, mentre il paese di Leccio in Toscana è così chiamato per via del bosco di lecci che vi si trova. Il leccio è anche presente in molte opere letterarie e culturali, come nel romanzo il barone rampante di Italo Calvino.

Conclusioni

Il leccio è un albero sempreverde con una lunga storia e una grande importanza sia dal punto di vista ambientale che culturale. La sua presenza nel bacino del Mediterraneo e in Italia è significativa e contribuisce alla diversità e all'equilibrio degli ecosistemi. Il legno del leccio è utilizzato per scopi pratici, come il combustibile e la produzione di carbone vegetale, ma anche per la sua alta presenza di tannini. Inoltre, il leccio ha un significato simbolico importante in diverse tradizioni e leggende. In definitiva, il leccio è un albero unico e afmaravilloso che merita di essere apprezzato e preservato.

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