Di Cesare Giuzzi
Chi è il killer di Assago
Un hikikomori di 46 anni, cresciuto con i genitori. non era mai stato aggressivo né violento, ha ripetuto per ore il padre sconvolto. Qualche giorno fa una crisi autolesiva e il passaggio al Pronto soccorso.
Chi è l accoltellatore di Milano
Solitario, senza una fidanzata, praticamente senza amici. Andrea Tombolini, il responsabile degli accoltellamenti di giovedì sera al Centro Commerciale Milanofiori di Assago, alle porte di Milano, era una specie di hikikomori di 46 anni, un ragazzo cresciuto con i genitori, quasi impaurito dal mondo che aveva intorno. persone perbene, ripetono conoscenti e investigatori parlando di mamma e papà Tombolini, che hanno sempre cercato di stare vicino a quel figlio ansioso e premuroso. Non s’era isolato dalla società per scelta, ma fin da ragazzo era rimasto naturalmente ai margini delle compagnie di amici, del divertimento, della vita. Altezza media, corporatura robusta, occhiali da vista, è arrivato in bicicletta al centro commerciale, indossando una tuta nera, un giubbino e scarpe da tennis.
Un gesto inaspettato
Non era mai stato aggressivo né violento, ha ripetuto per ore il padre sconvolto davanti ai carabinieri. Parole che sembrano una difesa di circostanza davanti alle immagini delle telecamere di sorveglianza del Carrefour di Assago che mostrano Tombolini correre con il coltello in pugno e ferire a caso le sue vittime. Invece sembra davvero sia così. Prima dell’assalto di giovedì pomeriggio, l'unico episodio violento che lo riguarda sarebbe legato a un ricovero in pronto soccorso il 18 ottobre, dopo un gesto autolesivo. In quell’occasione, sarebbero stati gli stessi familiari di Tombolini a chiamare i soccorsi dopo che lui si era preso a pugni in testa e in faccia. Dopo il ricovero, Tombolini era tornato a casa con i genitori, nel quartiere Stadera, periferia sud di Milano, alla sua vita solitaria e nel suo mondo chiuso e isolato.
Un disagio non attenzionato
Nel suo fascicolo sanitario, ora al centro degli approfondimenti dei carabinieri coordinati dal pm Paolo Storari, risulterebbe un’altra crisi, ma non violenta, dopo un intervento alla schiena. Non una delicata operazione alla colonna vertebrale come il 46enne diceva ai genitori, ma un intervento di routine, senza nessuna conseguenza fisica. Ma per lui era diventata una sorta di ossessione, come se fosse un malato grave, in procinto di morire, hanno raccontato i genitori agli investigatori. Ora Tombolini è ricoverato piantonato in una stanza del reparto di psichiatria del San Paolo. Le sue condizioni sono apparse agli inquirenti incompatibili con il carcere, per il momento, anche se è in arresto per omicidio e tentato omicidio. È stato interrogato dal pm Paolo Storari, ha scelto di non avvalersi della facoltà di non rispondere, ha raccontato alcuni flash di quanto successo giovedì. Ma ora la sua versione dovrà essere confermata dagli accertamenti degli investigatori. Ora è nelle mani dei medici nel tentativo di fargli ritrovare un po’ di lucidità. Non ha ancora spiegato nel dettaglio il perché del suo raid con il coltello in pugno.
La tragedia al centro commerciale di Assago
Giovedì il 46enne Andrea Tombolini ha afferrato un coltello dall'espositore all'interno del supermercato Carrefour nel centro commerciale Milano Fiori di Assago, a Milano, e ha colpito cinque persone, fra le quali il calciatore del Monza Pablo Marì, uccidendone una, il 47enne Luis Fernando Ruggieri. L'aggressore è stato bloccato e portato in caserma: ora è accusato di omicidio e tentato omicidio.
Tour ci vuole un fiore: musica e natura in italiaQuando i carabinieri del radiomobile di Corsico lo hanno fermato era a terra vicino alle casse, sporco di sangue, urlava soltanto ammazzatemi. Con gli investigatori non è mai stato aggressivo, s’è lasciato ammanettare e portare via. Al Carrefour era arrivato sette minuti prima di compiere l’assalto. Lo hanno confermato le telecamere esterne. Ha parcheggiato la sua bici all'esterno, è entrato, poi s’è diretto verso la corsia dei casalinghi. Ha preso con facilità un coltello dall’espositore dopo averlo scelto con cura (ora Carrefour sta prendendo misure di sicurezza in tutti i supermercati) poi ha atteso qualche secondo prima di lanciarsi di corsa tra i reparti. urlava parole senza senso, dicono i testimoni. Urlava e colpiva. Tutto è durato un minuto. Poi è stato fermato, è caduto a terra e si è lasciato arrestare. Come se la sua esplosione di rabbia fosse finita insieme alle sue forze.
Conclusioni
L'incidente al centro commerciale di Assago è stato un tragico evento che ha sconvolto la comunità di Milano. Andrea Tombolini, il responsabile degli accoltellamenti, era un uomo solitario e con problemi di salute mentale. Nonostante non avesse mai mostrato segnali di aggressività in passato, ha compiuto un gesto inaspettato e violento. La sua situazione psicologica sta attualmente sotto l'attenzione dei medici, mentre le indagini continuano per comprendere le motivazioni dietro l'attacco. Questo incidente ha portato anche ad una riflessione sulla sicurezza nei supermercati e alle misure di prevenzione che devono essere adottate per evitare simili tragedie in futuro.