La statua di Giordano Bruno è un monumento in bronzo situato nel Campo de' Fiori a Roma, nel luogo in cui il filosofo fu bruciato sul rogo il 17 febbraio 1600. Questa imponente opera d'arte, realizzata da Ettore Ferrari e inaugurata il 9 giugno 1889, ha una grande importanza simbolica e rappresenta la lotta per la libertà di pensiero e il confronto con le autorità religiose dell'epoca.
L'idea e la battaglia con la Chiesa
La prima statua eretta in memoria di Giordano Bruno risale al 1849, durante la Repubblica Romana, ma fu distrutta su ordine di papa Pio IX dopo il ripristino del potere temporale della Chiesa. Nel 1876, con l'ascesa della Sinistra storica al governo, un comitato di studenti universitari guidato da Adriano Colocci e Alfredo Comandini propose di erigere un nuovo monumento a Bruno. La scelta di Campo de' Fiori come luogo per la statua fu dell'ideatore della Comune di Parigi, Armand Lévy.
Nonostante la scarsa accoglienza da parte dei professori e l'ostacolo posto dalla giunta comunale di Roma, il comitato riuscì a portare avanti la sua battaglia grazie all'aiuto di Bertrando Spaventa e Antonio Labriola. Nel 1885, un nuovo comitato fu formato con l'adesione di personalità di spicco come Victor Hugo, Michail Bakunin, Henrik Ibsen e Herbert Spencer. Nel 1887, Ettore Ferrari presentò un nuovo bozzetto del monumento, meno polemico del precedente.
L'inaugurazione e le reazioni della Chiesa
Nonostante gli ostacoli posti dalla maggioranza filo-clericale al consiglio comunale di Roma, il monumento fu inaugurato il 9 giugno 188Tuttavia, la Chiesa non digerì facilmente la presenza della statua, e papa Leone XIII passò l'intera giornata a digiunare inginocchiato davanti a San Pietro, pregando contro la lotta ad oltranza contro la religione cattolica. Prima dell'inaugurazione, il papa minacciò di abbandonare Roma, ma il presidente del consiglio Francesco Crispi rispose che se avesse lasciato l'Italia non avrebbe più potuto tornare.
Dopo la caduta del fascismo, il monumento rimase al suo posto nonostante le richieste dei cattolici di rimuoverlo. Oggi, la statua di Giordano Bruno è diventata un simbolo di libertà di pensiero e di lotta per i propri ideali.
La statua e i suoi dettagli
La statua di Giordano Bruno, realizzata in bronzo da Ettore Ferrari, ha un'impostazione apparentemente statica ma che trasmette un senso di vita e movimento. Il piede destro del filosofo è spostato in avanti, conferendo dinamicità all'intera figura. La statua si trova al centro della piazza, su un basamento di granito rosa di Baveno adornato da medaglioni e formelle.
La composizione del monumento è ricca di significati simbolici. La posizione della statua corrisponde al luogo del rogo di Bruno e il suo sguardo severo e austero è rivolto verso il Vaticano, l'accusatore. Le mani del filosofo sono incrociate sul suo libro, come se fossero legate da una catena che impedisce di aprirlo. Il cappuccio del mantello, in ombra sul viso di Bruno, contribuisce a creare un'aura di mistero.
Medaglioni e formelle
Il basamento della statua è decorato da otto medaglioni in bronzo, disposti due per lato, raffiguranti volti di liberi pensatori che hanno sfidato il potere ecclesiastico nel corso dei secoli. Tra i volti ritratti ci sono quelli di Paolo Sarpi, Tommaso Campanella, Pietro Ramo, Giulio Cesare Vanini, Aonio Paleario, Michele Serveto, John Wyclif e Jan Hus.
Il basamento presenta anche tre formelle con bassorilievi che rappresentano momenti significativi nella vita di Bruno: il magistero all'università di Oxford, la sentenza del Sant’Uffizio e il rogo. Una delle formelle riporta l'iscrizione a bruno / il secolo da lui divinato / qui / dove il rogo arse.
Qual è il significato della statua di Giordano Bruno?
La statua di Giordano Bruno rappresenta la lotta per la libertà di pensiero e il confronto con le autorità religiose dell'epoca. È un simbolo di ribellione e di difesa delle proprie idee.
Cosa rappresentano i medaglioni sul basamento della statua?
I medaglioni sul basamento della statua raffigurano volti di liberi pensatori che hanno sfidato il potere ecclesiastico nel corso dei secoli. Questi volti simboleggiano la lotta per la libertà di pensiero e l'opposizione alle imposizioni dogmatiche.
Cosa rappresentano le formelle sul basamento?
Le formelle sul basamento della statua raffigurano momenti significativi nella vita di Giordano Bruno, come il suo magistero all'università di Oxford, la sentenza del Sant'Uffizio e il rogo. Queste rappresentazioni simboleggiano la sua lotta per la libertà di pensiero e il suo sacrificio per le sue idee.
Come è stata accolta la statua dalla Chiesa?
La statua di Giordano Bruno è stata fortemente criticata dalle autorità ecclesiastiche dell'epoca, diventando un simbolo del libero pensiero e una sfida alla Chiesa e al papa. Papa Leone XIII passò l'intera giornata a pregare davanti alla statua e la Chiesa continuò a chiedere la sua rimozione anche dopo la caduta del fascismo.
La statua di Giordano Bruno nel Campo de' Fiori rappresenta un simbolo di libertà di pensiero e di lotta per i propri ideali. Questa imponente opera d'arte, realizzata da Ettore Ferrari, è stata oggetto di controversie e critiche da parte della Chiesa, ma è rimasta al suo posto come testimonianza del coraggio e della determinazione di Bruno nel difendere le sue idee.
La posizione della statua nel luogo del rogo di Bruno e il suo sguardo rivolto verso il Vaticano sono simboli potenti della sfida al potere ecclesiastico. I medaglioni e le formelle sul basamento rappresentano altri liberi pensatori che hanno combattuto per la libertà di pensiero nel corso dei secoli.
Oggi, la statua di Giordano Bruno continua a ispirare coloro che lottano per la libertà di pensiero e per il diritto di esprimere le proprie idee senza paura di persecuzioni. È un monito per difendere la libertà di espressione e per non dimenticare il coraggio di coloro che hanno sacrificato la propria vita per le loro convinzioni.