Fiore morte: l'albero tasso - [caratteristiche, habitat e tossicità

Il tasso (Taxus baccata L., 1753) è un albero sempreverde dell'ordine delle conifere che viene spesso utilizzato come siepe ornamentale o pianta isolata potata secondo i criteri dell'ars topiaria. È noto anche con il nome di albero della morte per via della sua tossicità.[senza fonte]

Sommario

Caratteristiche del Tasso

Il tasso è un albero di medie dimensioni, che può raggiungere un'altezza compresa tra i 10 e i 20 metri. Tuttavia, la sua crescita è molto lenta, quindi spesso si presenta come un piccolo albero o arbusto. La chioma ha una forma globosa irregolare, con rami molto bassi.

Le foglie del tasso sono lineari e leggermente arcuate, di colore verde scuro nella pagina superiore e più chiare nella pagina inferiore. Sono molto velenose. La pianta è principalmente dioica, ma esistono segnalazioni di individui monoici. I fiori maschili sono raggruppati in amenti, mentre quelli femminili si trasformano in arilli. L'impollinazione avviene tramite il vento.

Quelli che sembrano i frutti del tasso sono in realtà degli arilli, che sono delle escrescenze carnose che ricoprono il seme. Gli arilli sono inizialmente verdi e diventano rossi a maturità. Contengono un solo seme, duro e molto velenoso, mentre la polpa è innocua e commestibile.

La pianta del tasso si diffonde grazie agli uccelli, che mangiano gli arilli e digeriscono la polpa. I semi vengono espulsi intatti e si insediano nel terreno, dando origine a nuove piante. Questo meccanismo di diffusione fa del tasso una pianta zoofila, che si serve degli animali per riprodursi. Senza gli uccelli, gli arilli cadrebbero al suolo e non sarebbero in grado di crescere a causa della mancanza di luce e della competizione con la pianta madre per i nutrienti del terreno. La germinazione di un seme di tasso può richiedere fino a due anni, quindi i propagatori utilizzano principalmente le talee, che richiedono concentrazioni elevate di ormone radicale per sviluppare le prime radici.[1]

Distribuzione e Habitat

Il tasso è presente in Europa settentrionale, Nordafrica e Caucaso. Predilige luoghi umidi e freschi, ombrosi, con terreno calcareo. È una specie minoritaria presente nelle faggete, ma la sua presenza è stata limitata a causa dell'intenso utilizzo nel passato.

Mandragora: pianta velenosa dalla storia millenaria

In Italia, il tasso si trova principalmente in zone montane. Alcuni esemplari imponenti si trovano nella foresta Umbra del Gargano, nel Monte Capanne dell'isola d'Elba, sulle Alpi Apuane, nella zona di Cardoso, nella zona di Palena, Pescocostanzo, nella Vallelonga Prati D'Angro - Villavallelonga, nella Macchia delle Tassinete a Cingoli, nella Riserva naturale guidata Zompo lo Schioppo, in alcune zone dei Monti Lepini e sui monti Ernici di Sora. In Sardegna, il tasso è presente nell'area di Sos Nibberos e nel parco Aymerich di Laconi. In queste aree, sono presenti diversi esemplari imponenti e alcuni sono stati dichiarati monumenti naturali.

Principi Attivi e Tossicità

Il tasso è una delle piante più tossiche presenti in Italia, con una tossicità paragonabile a quella della specie giapponese T. cuspidata.[4] Le parti della pianta del tasso, ad eccezione degli arilli, sono tutte tossiche. Il grado di tossicità varia a seconda della stagione, del sesso della pianta e della sua età. La tossicità deriva da un alcaloide chiamato tassina, che ha un effetto narcotico e paralizzante sull'uomo e su molti animali domestici. Gli organi che contengono la maggior quantità di tassina sono le foglie vecchie.

Nonostante la sua tossicità, molte delle sostanze tossiche presenti nel tasso possono essere utilizzate come principi attivi in prodotti chemioterapici per il trattamento di alcune forme di cancro. Ad esempio, il tassolo è utilizzato per alcune forme di cancro ovarico e al seno. È stato testato anche per il trattamento del cancro alla prostata, alla vescica e ai polmoni.

Avvelenamento da Tasso

L'ingestione di semi o parti della pianta del tasso può causare avvelenamento, che può essere iperacuto, acuto o tardivo. Gli effetti dell'avvelenamento includono dolori colici, diarrea, vomito, vasodilatazione periferica, bradicardia, ipotermia e difficoltà respiratorie. L'ingestione di semi o parti della pianta richiede un immediato intervento medico e il soggetto deve essere tenuto sotto osservazione per almeno sei ore.[6][7]

Utilizzo del Tasso

Il tasso è stato storicamente utilizzato per la fabbricazione di archi a causa della sua elasticità. Durante il Medioevo, è stato ampiamente utilizzato in Inghilterra per la costruzione di archi da guerra, in particolare per l'arco lungo. Il legno del tasso è molto apprezzato per la sua resistenza alla compressione e all'elasticità, che lo rendono ideale per la costruzione di archi. Tuttavia, a causa della sua tossicità, l'utilizzo del legno di tasso è stato ridotto nel corso del tempo.

Il tasso viene anche utilizzato come pianta ornamentale per formare grandi siepi formali o come albero isolato. Esistono diverse cultivar ornamentali di tasso, caratterizzate da portamento colonnare, fogliame di colore giallo dorato o crescita ridotta.

Aconito fiore: pianta velenosa dalle bellezza incredibile

La propagazione del tasso avviene principalmente tramite talee o propaggini, mentre la propagazione tramite seme è più difficile. La pianta cresce lentamente e può vivere a lungo. Alcuni esemplari di tasso hanno un'età stimata di 1500-2000 anni, mentre il tasso conosciuto come the fortingall yew in Scozia ha un'età compresa tra i 2000 e i 3000 anni.

Conclusioni

Il tasso, conosciuto anche come albero della morte, è un albero sempreverde che può raggiungere dimensioni considerevoli. È una pianta tossica, ma i suoi principi attivi sono utilizzati nella lotta contro alcune forme di cancro. Il tasso è stato storicamente utilizzato per la costruzione di archi a causa delle sue caratteristiche meccaniche. Oggi, viene spesso utilizzato come pianta ornamentale. Sebbene sia una pianta velenosa, il tasso è anche una pianta afmaravilloso, con esemplari millenari che testimoniano la sua longevità e resistenza nel corso dei secoli.

Go up

Utilizziamo cookie nostri e di terze parti per preparare informazioni statistiche e mostrarti contenuti e servizi personalizzati attraverso l\'analisi della navigazione. Accettali o imposta le tue preferenze. Maggiori informazioni