Il polline è una sostanza fondamentale per la riproduzione delle piante e rappresenta un'importante fonte di cibo per molte specie di insetti impollinatori, come le api. In questo articolo scopriremo cosa è il polline, perché le api lo raccolgono e come lo utilizzano all'interno dell'alveare.
Che cos'è il polline e a che cosa serve
Il polline è costituito dai gametofiti maschili immaturi delle piante ed è essenziale per la fecondazione delle piante spermatofite. Questa sostanza permette il trasferimento dei granuli di polline dalla struttura riproduttiva maschile a quella femminile, permettendo così la fecondazione.
Esistono diverse varietà e tipologie di polline, che possono avere forme e colori diversi a seconda della pianta di provenienza. Il polline può essere sferico, ovoidale, vermiforme o poliedrico e può variare dal giallo al rosso, dal bruno al bianco e persino all'azzurro-verdastro.
Le piante dipendono dall'impollinazione per produrre frutti e semi e quindi per riprodursi. L'impollinazione può avvenire grazie al vento o a animali impollinatori, come le api. Questo processo è fondamentale per la diffusione delle piante e senza di esso le piante non potrebbero riprodursi.
Perché le api raccolgono il polline e che cos'è il pane d'api
Il polline è un alimento estremamente importante per le api, che lo raccolgono principalmente per nutrire le larve delle operaie e dei fuchi. Il polline è ricco di proteine, zuccheri, amminoacidi, vitamine, lipidi e sali minerali, ed è fondamentale per la crescita sana delle larve.
Le api raccolgono il polline utilizzando i loro corpi pelosi, che permettono ai granuli di polline di appiccicarsi al loro corpo. Quando un'ape visita un fiore, viene ricoperta da una polvere di granuli pollinici, una parte dei quali viene raccolta e trasportata all'interno dell'alveare, mentre un'altra parte rimane attaccata all'ape, consentendo l'impollinazione.
Fiori di lupino: proprietà nutrizionali e beneficiUna volta raccolto, il polline viene depositato all'interno delle cellette dell'alveare, dove fermenta per circa 20 giorni. Questo polline fermentato è chiamato pane d'api e viene utilizzato per nutrire le larve e le api operaie addette alla produzione di pappa reale.
Come fanno le api a raccogliere il polline
Le api bottinatrici, specializzate nella raccolta di polline, utilizzano le loro zampe munite di spazzole per raccogliere il polline dai fiori. Le api si puliscono dal polline con le loro zampe anteriori, raccogliendolo dalla testa e dal collo. Successivamente, raccolgono il polline presente sul torace e sull'addome, unendolo all'impasto creato con le zampe anteriori.
L'ape trasporta il polline raccolto nelle cestelle situate sulle zampe posteriori e, man mano che vola da un fiore all'altro, raccoglie sempre più polline. Una volta raggiunto il pieno carico, l'ape può tornare all'alveare e depositare il polline all'interno delle celle del nido.
Curiosità sul polline
- Ogni pallina di polline trasportata all'alveare pesa circa 7,5 mg e contiene da 100.000 a 5 milioni di granuli di polline.
- Un'ape bottinatrice impiega dai 5 ai 15 minuti per fare il pieno di polline e può trasportare circa 300 mg di polline al giorno.
- La palinologia è la scienza che studia i pollini, mentre la melissopalinologia è la branca della palinologia che studia il polline contenuto nel miele.
- L'analisi pollinica consente di ottenere informazioni sull'origine botanica e geografica del miele e di individuare frodi e sofisticazioni.
Il polline è un elemento fondamentale per le api e per la natura in generale. Le api lo raccolgono per nutrire le loro larve e per produrre il pane d'api, che è essenziale per la crescita sana della covata. Inoltre, le api svolgono un ruolo fondamentale nell'impollinazione delle piante, contribuendo così alla diffusione e alla riproduzione delle specie vegetali. La collaborazione tra le piante e le api è un esempio di simbiosi perfetta nella natura.
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